venerdì 27 aprile 2012

L'Unione Europea introduce regole stringenti per le etichette dei mangimi di cani e gatti

Ambrogio è un gatto nero, ha compiuto 18 anni, prende la pillola per la pressione e ha una dieta che tiene conto dei problemi renali, comuni nei mici anziani. Per lui e per i tanti pet il mercato degli alimenti è oggi sempre più specializzato e differenziato. A tutela dei pet vigila l' Unione Europea, che ha introdotto regole stringenti per le etichette dei mangimi di cani e gatti. Le nuove etichette «europee» chiedono ai produttori di guidare i proprietari di animali nella scelta dell' alimento migliore per il benessere del proprio pet. Ecco come orientarsi al supermercato dei pet e sapere cosa mettere nella loro ciotola. Spiega, innanzi tutto, Cinzia Cortelezzi, medico veterinario, che «il cibo secco è più facilmente dosabile e più pratico dell' umido a patto che si lasci acqua sempre a disposizione». La percentuale di proteine varia a seconda dell' età dell' animale (dal 20% dell' adulto al 50% per i giovanissimi). E in questa ricerca ci guidano le nuove etichette. «I gatti sono veri carnivori - continua l' esperta -, il cibo deve essere composto almeno per il 30% di proteine, con aumenti e diminuzioni in base all' età simili a quelle dei cani».

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